I Danni Della Globalizzazione

Globalizzazione: Fenomeno di omologazione, di integrazione e di interdipendenza delle economie e dei mercati internazionali.

Capitalismo: Sistema economico fondato sull’impiego del capitale ‒ costituito da denaro e beni materiali ‒ allo scopo di sviluppare l’attività diretta alla produzione di beni e di fornire un profitto

Alcune delle devastanti conseguenze della Globalizzazione e del Capitalismo sono:

-Dipendenza esterna delle risorse
-L’aumento delle disuguaglianze di reddito e la povertà persistente (sono tra le conseguenze peggiori)
-Forti disuguaglianze sociali
-Bassa aspettativa di vita
-Squilibri nella struttura psicofisica dell’individuo (aumento delle malattie)
-Elevati tassi di disoccupazione
-Inquinamento sconsiderato e distruzione del medioambiente (terreni, falde acquifere,disboscamento,ecc.)

Le multinazionali sono i principali agenti del processo di globalizzazione.
Insieme alla loro espansione in tutto il mondo, l’economia, la politica e anche la cultura si stanno rapidamente modificando.
Il fatto più preoccupante è che non esiste entità economica più grande di una grande multinazionale, le quali, spesso attuano solo nei termini del profitto economico, essendo l’intero sistema capitalistico basato su di esso, tralasciando il benessere del mondo e dell’umanità.
Le multinazionali invadono tutti i settori da quello farmaceutico a quello della tecnologia, dal mercato alimentare a quello finanziario.

alcune delle piu’ grandi sono:

1. MICROSOFT (Stati Uniti): 1.058 miliardi di dollari
2. APPLE (Stati Uniti): 959 miliardi di dollari
3. AMAZON (Stati Uniti): 959 miliardi di dollari
4. ALPHABET (Stati Uniti): 839 miliardi di dollari
5. FACEBOOK (Stati Uniti): 550 miliardi di dollari
6. BERKSHIRE HATHAWAY (Stati Uniti): 496 miliardi di dollari
7. TENCENT (Cina): 436 miliardi di dollari
8. ALIBABA (Cina): 431 miliardi di dollari
9. VISA (Stati Uniti): 389 miliardi di dollari
10. JPMORGAN CHASE (Stati Uniti): 366 miliardi di dollari

Parliamo di cifre assurde e di aziende enormi con sedi in tutto il mondo, con potere economico maggiore ai singoli stati nazionali (in un mondo sano ciò non sarebbe possibile), e che spesso sfruttano la manovalanza dei paesi più poveri per poter vendere i loro prodotti ai migliori offerenti e tutto ciò per il mero profitto..

…

È facile dedurre che un sistema sistema strutturato con questi presupposti non ha possibilità di riuscita, se non facendo retrofront e dirigendosi nella direzione opposta, verso un sistema più biologico e cooperativista, che metta al primo posto la collaborazione e soprattutto il benessere del pianeta e dell’individuo.