La competizione In biologia non esiste..
È un’idea umana.
O meglio, di chi detiene il potere.
Infatti, tutta la vita biologica, in natura, collabora al meglio delle sue possibilità nella creazione.
E così come, un albero o una pianta che ha finito il suo ciclo vitale trasferisce il suo potenziale alle altre piante, decomponendosi e diventando nutrimento per le stesse, i batteri, le cellule e gli organi del nostro corpo collaborano per mantenerci in vita.
Economia = Competizione
Biologia = Cooperazione
Economia = patologia
L’economia, così come è stata concepita, è basata sulla competizione: il migliore, il più furbo, colui che è disposto a calpestare gli altri vince, tutti gli altri che si accontentino delle briciole, sempre che avanzi qualcosa.
Ci viene insegnato fin da piccoli che la competizione è uno dei valori più importanti. Anche se non a parole..
Un esempio sono gli esami ed il voto (4-insufficiente/6-sufficiente/8-buono/10-eccellente) sono valutazioni che portano con sé un valore intrinseco di superiorità ed inferiorità, che agisce fortemente sul nostro inconscio, anche se ci sembra di non percepirlo.
Il bambino prima, l’adolescente poi e infine l’adulto.. si identificherà in una scala di valori di cui non beneficia nessuno, solo chi ha interesse nel mantenere i più alti privilegi.
Questo sistema non può che non portare nell’essere umano un sentimento di insufficienza(non essere abbastanza) o, nel caso opposto, di onnipotenza (migliore degli altri) e in qualsiasi caso uno squilibrio interno, di cui il soggetto si sentirá colpevole.
Ci viene insegnato che la “selezione naturale” avvantaggia i più forti e che quindi dobbiamo scavalcare i nostri simili con tutti i mezzi, senza mai voltarci indietro.
Siamo sicuri che questo sistema ci stia portando in una direzione sana e giusta?
La natura umana, in quanto cosciente, non dovrebbe essere, invece, più sensibile alle disuguaglianze e cooperare affinché tutti possano vivere dignitosamente?
Essere competitivi in realta’ significa essere in contrasto con gli altri.
Il famoso DIVIDE ET IMPERA! Tanto caro alle caste.
Competizione è voler essere più … più ricchi, più potenti, possedere un’auto più bella, la casa più bella, ecc.
Questa continua ricerca dell’essere “migliore” o avere di più, invece di far si che ci si concentri sull’essere, sull’essenza, genera contrasti e porta ad alimentare l’Ego e il materialismo.
In questo disequilibrio tra ego e coscienza generato dalla società, l’uomo chiederà, cercherà e farà di tutto pur di essere più di altri, anche “a costo” degli altri.
Mentre la cooperazione o condivisione è “amore”, è aiuto reciproco, è essere presenti per chi ha bisogno, per condividere informazioni, per aiutare, senza guardare l’altro come un nemico o come un possibile competitore.
Cooperare quindi è evolutivo, è compassione, è mantenere l’UNO. L’unione con la natura e quindi con la propria natura.. Con l’essenza della vita.
È ciò che le persone di “buon cuore” chiamano fratellanza..
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